«e quindi nel ciclo della vita si arriva finalmente alla
fase in cui i genitori cominciano a morire e ne muoiono per delicatezza prima
un paio così, timidamente, nel corso del tempo, piano piano, e per cercare di
abituarti all’idea»
E quindi arriva questo momento nel ciclo della vita, della
tua vita, e per quanto ti fossi preparato all’evento, per quanto la
consapevolezza fosse alta e la mente “allenata” all’idea, quel momento è, sarà
e resterà un momento sconvolgente. È il ciclo della vita, cambia tutto, le
situazioni si trasformano e, però, si “sopravvive” e si continua con una ferita
dentro e fuori che sicuro non si rimarginerà e che ti accompagnerà fino a
quando non arriverà il tuo momento nel ciclo della vita.
La mia settimana di letture si è bloccata per due settimane,
e oggi ritorna, se pure in ritardo, perché il ciclo della vita ci
ha travolti con la morte di mio papà e tutto si è davvero cristallizzato per
giorni.
Qualche giorno prima finivo di leggere Per me scomparso è il
mondo di Emiliano Ereddia che due cose mi aveva spiegato in maniera molto
convincente: 1. Il ciclo della vita (da cui l’incipit), 2. Fare l’amore
«Fare l’amore, poi, è una locuzione che non indica un cazzo
di niente. Cos’è ti metti lì con la tua bella mogliettina e fabbrichi l’amore
come si fabbrica un filone? No. Quello non si chiama Fare l’amore. Quello si
chiama Riprodursi. E allora questo Fare l’amore che cos’è? Una cosa dolce che
mentre lo fai è tutto un sogno e tutti i violini del mondo suonano e rintocchi
di campane e in questa stanza non ci sono più pareti ma alberi? No, tesoro. Quello
si chiama LSD. E allora che cos’è, questo Fare l’amore? Un’intesa perfetta di
corpi che danzano come se fossero uno perché siamo davvero fatti l’uno per l’altra
e lo faremo per sempre perché dio ci ha creati perché fossimo una cosa sola? No.
Quello si chiama Paura di Morire.»
Il libro di Ereddia, che spero riusciremo a invitare
nuovamente al Perditempo per il nostro incontro con gli in-ossidabili lettori,
è pubblicato da Corrimano edizioni, una casa editrice palermitana che ci sta a
cuore e che sta portando avanti un’iniziativa molto interessante, Editori alloscoperto.
In questi giorni di assurdità mi ha fatto compagnia anche l’ultimo
di Harry Potter, la saga è completa, ora c’è da metabolizzare o appassionarsi
ad un altro fantasy (?!)
E visto che ho iniziato a scrivere queste righe settimanali
per raccontare le mie letture non posso, oggi, non ricordare gli unici due
consigli che mio papà mi ha dato: “a quindici anni non puoi non leggere Cent’anni
di solitudine e On the road”, non era un grande lettore, ma questi sono
stati sicuramente due ottimi spunti.
Elisa Calabrò
se avete voglia di leggere il post della scorsa
settimana,
andate qui
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