mercoledì 21 marzo 2012

Cosa c'è nel mare?

Forse ci sono i coccodrilli!
Ieri abbiamo incontrato l'autore Fabio Geda che ci ha parlato - di fronte a una sterminata platea di bambini delle quarte e quinte elementari - dei suoi ultimi due libri: Nel mare ci sono i coccodrilli e L'estate alla fine del secolo.

Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo.
Del primo libro i bambini presenti hanno portato le loro rielaborazioni visive e letterarie avendo disegnato riduzioni della rocambolesca storia del protagonista nel suo viaggio dall'Afghanistan all'Italia e avendo composto delle poesie ad hoc che hanno avuto il piacere di recitare allo stesso Geda. Il loro lavoro è stato reso più facile dal fatto che del romanzo in questione esiste anche una versione meravigliosamente illustrata proprio per un pubblico di piccoli lettori in crescita.



Il secondo libro, invece, è un libro per un target più adulto, ma è stato molto bello vedere come Fabio Geda ed Elisa Calabrò (ossidata di ferro!) siano riuscit* a trasformare parole e concetti complessi in parole e concetti semplici, alla portata di tutti i piccoli uditori. Anche gli adulti però hanno avuto la possibilità di godere dell'anteprima del libro e credo che alcuni di noi si siano immaginati per un istante avvolti dalla tutina del supereroe che combatte il cattivo Frontex! No, non sto delirando, ma cosa significhi tutto ciò lo potrete scoprire soltanto leggendo il libro.

Nell’ultima estate del XX secolo un nonno e un nipote si incontrano per la prima volta, dopo che una lunga serie di incomprensioni famigliari li ha tenuti distanti. Il nonno, ebreo, nato il 5 settembre 1938, giorno in cui in Italia vengono promulgate le leggi razziali, ha trascorso la propria vita senza sentirsi autorizzato a esistere. Ormai anziano, ha scelto la piccola borgata di montagna dove durante la guerra aveva trascorso la clandestinità con la famiglia, per uccidersi. Il ragazzino, un adolescente sensibile ed estroverso che viene affidato a lui perché il padre, malato, deve sottoporsi a una delicata terapia, entra in quell’ultima stagione del vecchio in modo perentorio e imprevisto. E mentre sulle rive del lago artificiale in cui si specchia il paesino riceve la sua iniziazione alla vita, riuscirà, forse, a far uscire il nonno dalla sua condizione di fantasma. 

F. Alessandro Motta

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