C'era una volta
la ex repubblica di Zubrovka, un tempo sede di un impero, dove, nel cimitero
ebraico della cittadina di Lutz, riposa l'Autore di un libro intitolato al
Grand Budapest Hotel, lussuosa residenza di ricche nobildonne mitteleuropee,
amorevolmente accudite dal concierge Monsieur Gustave H. e dal suo
garzoncello (lobby boy) Zero, che insieme vivranno la più straordinaria
delle avventure.
giovedì 6 agosto 2015
sabato 1 agosto 2015
Ines. Tra la pietas e il minuto quotidiano
Se avessi ancora un walkman lo
utilizzerei per ascoltare il libro di Dario Accolla “Da quando Ines è andata a
vivere in città” (Ed. Zona). È una raccolta di racconti pubblicata nel 2014,
eppure – vuoi per lo stile e per la trovata di cadenzare il testo non in serie
di capitoli, ma in successioni di canzoni come una playlist – ha un autentico
sapore anni ’80. Leggendolo mi viene da pensare al “mio self” del “Pao Pao” di Tondelli o comunque il pensiero viene
proiettato a quel tempo in cui l’essere omosessuale rappresentò davvero un
favoloso atto politico.
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