martedì 13 agosto 2013

Unni è scrittu, leggiri si poti.

Pianissimo è un progetto che ci ha subito colpiti, ci ha talmente colpiti che ci aveva colpiti ancora prima che esistesse un furgoncino di nome Leggìu. E quindi, non senza invidia, abbiamo contattato Filippo Nicosia per ospitare una tappa di questa libreria on the road. Ieri, 12 agosto 2013, Filippo, Serena, Maura e Leggìu sono approdati sul lungomare di Spinesante.

18.00: calma piatta. Nuvole, poca gente al mare, caldo appiccicoso, pochi passanti 
[qui si mette male e si fa una brutta figura…]

18.30: Emanuele, che con cura e passione ha organizzato insieme ad altri lettori del circolo Arci Città Futura un reading sul tema della salute mentale, inizia a leggere ad alta voce 
[dai, che ci si sblocca un po’!]

E così comincia la serata, bella, spontanea e a tratti disorganizzata. Tanti titoli belli sul banco, tanti sorrisi aperti sulle nostre facce e tante chiacchiere.
Dice che in Italia si legge poco, si vende poco ma si scrive molto, la scommessa di una libreria itinerante e di iniziative come quella di ieri sera sul lungomare è rendere la lettura un fatto spontaneo, un atto di condivisione e di socialità.



19.30: mi sa che a Calderà ci aspettano, cominciamo a smontare e ci trasferiamo nell’altra piazza 
[avete voluto la libreria itinerante…]

Piazza delle Ancore è un via vai di gente ed è bello sentir dire ai nostri ospiti “forestieri” che Barcellona è stimolante, che la gente è curiosa e tanti feedback positivi arrivano durante la serata. L’angolo delle favole a merenda viene assaltato per primo, mamme e papà che leggono, bambine e bambini che sfogliano, leggo il nostro titolo cult del momento, Tararì, tararera, almeno due volte. Maura dispensa consigli e ci troviamo tutti d’accordo sul fantastico Superzelda. Poi saltano fuori cose curiose: Gramsci best seller, Leopardi sprizzante amore, Catalano scrittore di canovacci teatrali per un duo che farà strada, la battuta squallida di un signore che ci lascia spiazzati per quanto è improbabile, menze birette che si svuotano, letture improvvisate con tanto di commento di una prof attenta. Questo è lo spirito che volevamo creare e dunque, soddisfatti, ci godiamo il risultato.

Unni è scrittu, leggiri si poti.

Vero è, ma bisogna anche vedere che mano ha scritto, che occhi hanno sillabato e che bocca ha letto, altrimenti nascono “fraintendimenti”… È così, Leggìu è stato qualche ora prigioniero in un cortile amico per sfuggire al vigile urbano che non ha affatto compreso quanto scritto nell’autorizzazione alla sosta in area pedonale. L’abbiamo liberato e portato a fare un giretto notturno per Barcellona Pozzo di Gotto. Oggi farà tappa a Randazzo e chissà, forse gli faremo una visitina.


Grazie mille a Filippo, Serena e Maura per aver condiviso con noi una bella passione. Grazie a Lucia, Emanuele, Patrizia, Lucia e Masuma per aver condiviso con noi le loro letture e grazie a chi s’è fatto incuriosire da un vecchio Fiat e da cassette di libri.

Elisa Calabrò

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