giovedì 14 marzo 2013

Esercizi di stile


Martedì 12 marzo alle ore 18,00 ci siamo ritrovate e ritrovati a La Feltrinelli di Catania per un altro appuntamento del nostro Tè Letterario. In quell'occasione abbiamo parlato di Esercizi di stile  di Raymond Queneau. Parlare di un libro del genere significa riuscire a parlare dello spirito che sottende alle trasformazioni da equilibrista che l'autore è riuscito ad applicare a un breve raccontino descrittivo alquanto banale nella sua forma di "Notazione", come teso zero a cui imprimere le spinte evolutive della creatività del linguaggio.




L'opera è composta da un testo basilare [la "notazione", appunto] e di novantotto esercizi su quello, eseguiti senza una precisa logica se non quella di un tentativo di far evolvere la comicità di situazione e quella linguistica verso un'unica direzione. Gli esercizi constano di rielaborazioni della storia narrata per mezzo di figure retoriche, giochi di parole, registri e canoni differenti, come se lo scrittore fosse un enigmista che non svela mai del tutto l'arcano sotteso al testo e il lettore ne fosse il decifratore.
Noi e l'uditorio ci siamo molto dilettati nel recitare, abbozzare, sgangherare alcuni di tali esercizi evolutivi, tra cui il "Sonetto", l'"Ode", una riproposizione "volgare", quella "filosofica", l'"ingiuriosa" e via dicendo in un generale coinvolgimento lungo i molteplici rivoli di possibilità in cui qualcosa può diventare qualcos'altro e molto altro ancora.

Ci è piaciuto anche riportare le parole di Umberto Eco, che ha curato la traduzione dal francese del testo, e che si è dovuto confrontare - in modo del tutto riuscito - non solo e non tanto con un linguaggio, ma anche e soprattutto con lo spirito di un popolo che elabora tale linguaggio. La sua traduzione, infatti, in molti casi non è stata una semplice trasposizione di significati dal francese all'italiano, ma la ricostruzione semantica di una nuova lingua di destinazione sulla base della comprensione delle "regole del gioco" stabilite dall'autore.

Per condire ulteriormente un incontro già piuttosto interessante, la scrittrice e musicologa Lina Maria Ugolini [la carissima Lilli!] ci ha condotto magistralmente attraverso l'ascolto della Sonata Op. V n. 12 "La Follia" di Corelli, 11' e 51'' di variazioni su un tema che hanno ampliato la nostra percezione dell'esercizio di stile dal livello letterario a quello musicale.

E poi siamo inciampati sul naso di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand e sui molti modi, dai più eleganti ai più triviali, in cui può essere descritto un naso di una certa importanza.

Alla fine, come momento ludico/creativo, la consueta Zolletta creativa [curata sempre da Lina Maria Ugolini] in cui ognuno di noi ha realizzato il proprio segnalibro a tema con la fermata dell'autobus S su cui si svolge parte della storia che ci narra e rinarra Queneau.

Proprio un bel pomeriggio, ricco di letteratura, creatività e divertimento!
[qui sotto il player della Sonata Op. V n. 12 "La Follia" di Corelli]















Nessun commento:

Posta un commento