Vi abbiamo lasciat@ con alcuni consigli di lettura sotto l'ombrellone, io di ombrelloni per la verità quest'estate non ne ho visti molti, ma qualche lettura estiva l'ho fatta e dunque titoli da commentare ne avrei, vi interessa? forse no, ma si sa, la scrittura-compulsiva da blog a volte se ne infischia di avere un "pubblico", e dunque...
Gisella la pipistrella (di Jeanne Willis e Tony Ross) l'abbiamo scelto per gli strepitosi bambini e bambine del progetto Nati per leggere, l'abbiamo animato, discusso insieme a loro, rivisitato e amato e quindi, a mente fresca, l'ho riletto per me e consiglio a voi di leggerlo a testa in giù.
Un po' di tempo libero l'ho dedicato a finire due libri scritti da amici. Il primo, Tre righe di sole (di Giampaolo De Pietro), è una raccolta di versi. Purtroppo non leggo molta poesia, quindi diciamo che non ero "preparata", ma confesso che me la sono goduta di più così, da profana e novizia, questa miscela di parole e immagini scritte da uno che "crede che tutti i fogli avranno un futuro". L'altro amico è anche un mio concittadino e ha esordito quest'anno con un romanzo, Nella città che non esiste più, con Nick Hornby, solo un attimo fa. Dice di chiamarsi Sebastian Sogni ed in effetti ha unito sogno, illusioni, fantasie e vita vissuta in questo racconto di esperienze che ha anche un'appendice on line www.nellacittachenonesistepiu.it.
Poi d'estate ti vedi con amici e parenti che ti aiutano a colmare lacune letterarie per cui ho finalmente letto e amato - grazie alla zia palermitana - Le tre ghinee di Virginia Woolf che ha aggiunto un importante tassello teorico alla mia pratica femminista. Scritta tra il 1937 e il 1938, questa lunga lettera è la più convincente risposta a chi pensa che oggi la lotta femminista sia anacronistica ("tanto ormai la parità l'avete conquistata"...). L'altro suggerimento me l'ha dato un amico biblionnivoro come me e per la verità è stata una lettura che non mi ha convinta. Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi (di Tom Robbins) è un libro che non riesco a classificare, m'è piaciuto, non m'è piaciuto... cinico, intricato, spy-story dissacrante, potrebbe essere anche piacevole, ma... mhhhhhhhhhhhhhhh.
Per tornare alle cose serie allora mi son messa a leggere Oltrecanone. Per una cartografia della scrittura femminile (a cura di Anna Maria Crispino), sette saggi sulla scrittura femminile che partendo dalla decostruzione del canone letterario ricostruiscono legami tra le "sorelle di Shakespeare" e la loro produzione culturale. L'avessi letto mentre ci preparavamo per Fratelli di Matria! avrei avuto quel po' di spunti in più che non guastano mai!
Il centravanti è stato assassinato verso sera (di Manuel Vazquez Montalban) è stato il mio vero libro da ombrellone, letto al riparo dalla calura pomeridiana nell'amaca. E anche Beirut, I love you (di Zena El Khalil) mi ha fatto compagnia mentre mi dondolavo in giardino, ma sinceramente non ve lo consiglio, forse avevo troppe aspettative, forse speravo di leggere qualcosa di più stimolante, per farla breve: non mi è piaciuto per niente.
Oggi ho finito la mia ultima lettura estiva, sono scesa ne Il bar sotto il mare di Stefano Benni per prepararmi al prossimo laboratorio di lettura, questa volta con le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori.
E voi? Che avete letto? Che ci consigliate? Fateci sapere, io intanto chiedo agli altri ossidi se hanno voglia di condividere le loro ultime scelte librarie.
Gisella la pipistrella (di Jeanne Willis e Tony Ross) l'abbiamo scelto per gli strepitosi bambini e bambine del progetto Nati per leggere, l'abbiamo animato, discusso insieme a loro, rivisitato e amato e quindi, a mente fresca, l'ho riletto per me e consiglio a voi di leggerlo a testa in giù.
Un po' di tempo libero l'ho dedicato a finire due libri scritti da amici. Il primo, Tre righe di sole (di Giampaolo De Pietro), è una raccolta di versi. Purtroppo non leggo molta poesia, quindi diciamo che non ero "preparata", ma confesso che me la sono goduta di più così, da profana e novizia, questa miscela di parole e immagini scritte da uno che "crede che tutti i fogli avranno un futuro". L'altro amico è anche un mio concittadino e ha esordito quest'anno con un romanzo, Nella città che non esiste più, con Nick Hornby, solo un attimo fa. Dice di chiamarsi Sebastian Sogni ed in effetti ha unito sogno, illusioni, fantasie e vita vissuta in questo racconto di esperienze che ha anche un'appendice on line www.nellacittachenonesistepiu.it.
Poi d'estate ti vedi con amici e parenti che ti aiutano a colmare lacune letterarie per cui ho finalmente letto e amato - grazie alla zia palermitana - Le tre ghinee di Virginia Woolf che ha aggiunto un importante tassello teorico alla mia pratica femminista. Scritta tra il 1937 e il 1938, questa lunga lettera è la più convincente risposta a chi pensa che oggi la lotta femminista sia anacronistica ("tanto ormai la parità l'avete conquistata"...). L'altro suggerimento me l'ha dato un amico biblionnivoro come me e per la verità è stata una lettura che non mi ha convinta. Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi (di Tom Robbins) è un libro che non riesco a classificare, m'è piaciuto, non m'è piaciuto... cinico, intricato, spy-story dissacrante, potrebbe essere anche piacevole, ma... mhhhhhhhhhhhhhhh.
Per tornare alle cose serie allora mi son messa a leggere Oltrecanone. Per una cartografia della scrittura femminile (a cura di Anna Maria Crispino), sette saggi sulla scrittura femminile che partendo dalla decostruzione del canone letterario ricostruiscono legami tra le "sorelle di Shakespeare" e la loro produzione culturale. L'avessi letto mentre ci preparavamo per Fratelli di Matria! avrei avuto quel po' di spunti in più che non guastano mai!
Il centravanti è stato assassinato verso sera (di Manuel Vazquez Montalban) è stato il mio vero libro da ombrellone, letto al riparo dalla calura pomeridiana nell'amaca. E anche Beirut, I love you (di Zena El Khalil) mi ha fatto compagnia mentre mi dondolavo in giardino, ma sinceramente non ve lo consiglio, forse avevo troppe aspettative, forse speravo di leggere qualcosa di più stimolante, per farla breve: non mi è piaciuto per niente.
Oggi ho finito la mia ultima lettura estiva, sono scesa ne Il bar sotto il mare di Stefano Benni per prepararmi al prossimo laboratorio di lettura, questa volta con le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori.
E voi? Che avete letto? Che ci consigliate? Fateci sapere, io intanto chiedo agli altri ossidi se hanno voglia di condividere le loro ultime scelte librarie.
Elisa Calabrò
Nessun commento:
Posta un commento