Come gruppo di soggetti limitanei noi italiani siamo sempre stati abili nell’arte prodigiosa della rielaborazione a nostro uso culturale delle influenze delle decine di conquistatori che hanno attraversato il territorio che abitiamo. Una tale capacità di riordino dell’estraneo in una forma originale e a noi rispondente ci ha resi una masnada di guitti, saltimbanchi, truffaldini, equilibristi e geni. Alla stregua di quei fermenti che trasformano il latte in yogurt, abbiamo dato corpo a prodotti in cui si riconosceva e l’origine derivata e la genuina autonomia ontologica.
Lo abbiamo fatto.